Gabri

di Vasco Rossi

Gabri è in assoluto una delle canzoni più struggenti di Vasco Rossi, non tanto perché parla di un amore proibito, quanto più per il fatto che quell’amore, seppur proibito, è pur sempre un amore, dove l’innocenza viene regalata con quella fiducia che solo chi è adolescente può avere, ottenendo in cambio lo “status” di donna, portato via a chi pagherà il prezzo più alto in questa storia.

Sarebbe potuto succedere ovunque, per strada, alla fermata dei mezzi o ai tavolini di un bar. Gabri frequenta il liceo, insieme ai sogni e alle speranze nel futuro. Ha sedici anni e, come tutte le adolescenti ribelli, fuma di nascosto. Le sigarette rubate ai genitori e l’accendino scarico. Un signore distinto è seduto da solo, i Ray-Ban sul tavolino, a far compagnia al cellulare, un pacco di Marlboro e un accendino.

“Scusi, mi fa accendere?”

“Prego”. Quell’uomo distinto le piace, e lei inizia a sperimentare cosa significa essere donna. Con un sorriso malizioso, Gabri si accende la sigaretta e si allontana. Per un momento, l’uomo si perde in quel sorriso e, appena dopo, la richiama per avere indietro il suo accendino.

Per restituirglielo, lei gli chiede in cambio di offrirle una cosa da bere; la paghetta a sedici anni non basta mai. Si siede senza essere invitata, beve, gli fa vedere il diario pieno di adesivi. Lo vede tutti i giorni, seduto a quel tavolino e tutti i giorni gli chiede da accendere. Un giorno Gabri gli prende la mano e se la porta alla guancia mentre piange per un brutto voto. E lui scopre che avrebbe rovesciato il mondo per tornare a vedere quel sorriso. Le fa un complimento, cerca di consolarla, l’abbraccia. Gabri solleva per un momento gli occhi, e davanti a quell’uomo, qualcosa le vibra dentro, qualcosa che le fa nascondere il sorriso sulle sue labbra coperte da un filo di barba.

Lui trema, cerca di razionalizzare come può quel momento di tenerezza: “E adesso ascoltami, non voglio perderti, ma non voglio neanche illuderti. Tu hai sedici anni ed io…ed io…”.

Ma l’unica cosa che vuole è vederla sorridere, senza più nascondersi. Scappano via, in quell’altrove dove solo due cuori che battono possono arrivare. E allora l’uomo si arrende, all’amore, al piacere a tutto quello che gli fa pensare che domani sarà tardi per rimpiangere la realtà e, forse, è meglio viverla oggi.

E sarà così per mille altre volte, dove vivranno quel dare e ricevere che alla fine farà esplodere le loro anime come esplode il piacere che  proveranno entrambi, amandosi.

Per Gabri, lui diventerà Dio, quello che le insegnerà a sentirsi prima che donna, una femmina. E lui sentirà il cuore tremare e il respiro fermarsi, davanti al dono che lei gli farà. In questo passaggio, va riconosciuto a Vasco Rossi il merito di aver saputo rendere delicato e dolcissimo un momento di intimità assoluto fra un uomo e una donna.

Oggi il liceo ha lasciato il posto all’università, Gabri non nasconde più i suoi sorrisi e quell’uomo distinto si sente più vecchio di cento anni. E allora si aggrappa disperatamente all’ultima goccia di egoismo: “Non voglio perderti…”, mentre non può fare altro che vedere quel giovane amore correre verso la vita e pensare che, con quella luce negli occhi, Gabri è splendida.

 

L’ottava nota di Gabri

A cura di autore anonimo V1988

 

A tutti quelli che nella loro vita hanno avuto una Gabri, una Gabri che ti ha fatto tremare il cuore come ancora non ci era mai riuscita nessuna in trentadue anni, una Gabri che ti ha fatto capire il senso della parola amore, una Gabri che ti ha fatto vivere una seconda vita, segreta ma felice, una Gabri che ogni suo messaggio ti toglieva il respiro, una Gabri che ti ha fatto ritornare ragazzino, una Gabri che ti ha fatto ridere, piangere, passare notti insonni, una Gabri per cui non vedevi l’ora di tornare da lavoro per passare del tempo con lei, una Gabri che ti ha fatto provare emozioni indescrivibili, una Gabri con cui avresti passato il resto della tua vita ma la differenza di età ne faceva da padrona, una Gabri che ti ha ridato il piacere di vivere, una Gabri che non cancellerai mai dai tuoi pensieri, una Gabri per la quale rifaresti ogni minima follia, una Gabri che porterai sempre nel tuo cuore, una Gabri che ringrazierai a vita, una Gabri per cui ne è valsa la pena rischiare, una Gabri con due occhi verdi che ti hanno fatto bene al cuore. Se mai leggerai questo messaggio, son sicuro che capirai. Grazie di tutto, mio unico e immenso amore.

(dal web)

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